Emanuela Corvo e Melissa Satta alla sfilata Emamò |
Un premio importante che mette in primo piano la creatività – inarrivabile e stimolante- come vera protagonista dell’intera filiera moda: perché la moda è come l’arte, è ricerca, creazione. “Ho sempre pensato che non potesse esserci stile senza conoscenza e inventiva: il giusto mix che permette di fare la differenza e che rende unico lo stile stesso” ha dichiarato Emanuela Corvo, prima di prendere parte al convegno “La Formula della Creatività”, che la vedrà protagonista tra le relatrici.
Nata stilisticamente undici anni fa, la designer ha messo in pratica fin da subito la sua filosofia combinando in maniera sublime e particolare le forme, i materiali e le lavorazioni fino a rendere Emamò, il brand creato nel 2001, un unico nel panorama beachwear.
Un progetto che in pochi anni ha conquistato il panorama nazionale e internazionale in grado di dare vita a modelli raffinati e sempre ricercati, dall’anima forte e riconoscibile, caratterizzati dalla qualità dei materiale e dai dettagli preziosi.
Proprio grazie a una continua ricerca e a un prezioso mood dinamico ed elegante, Emanuela Corvo ha creato un brand capace di cercare e di raccontare l’eccellenza della sua creatività.
Queste caratteristiche hanno motivato l’assegnazione del premio alla stilista , accanto a nomi importanti dello scenario nazionale e internazionale: da Cristina Tardito, stilista di Kristina T, ad Amir Slama, fondatore dei marchi brasiliani di beachwear Rosa Chà e Amir Slama a Zaida Bernal, responsabile del brand colombiano Agua Bendita.
Perché, per non disperdere un patrimonio unico occorrono dedizione, passione ed estro: come diceva Coco Chanel, per essere insostituibili, bisogna essere diversi!
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